A partire dall’estate del 1930, gli stilisti e i designer abbandonano le linee spigolose e rigide del modernismo, prediligendo linee morbide e curve nei drappeggi degli abiti, nelle acconciatura dei capelli e negli arredi. Gli abiti diventano leggermente ampi intorno al busto, mentre la vita è nuovamente marcata. Le gonne iniziano ad allargarsi e a scendere a metà polpaccio, talvolta giungendo alla caviglia.
Sulla scia della travolgente passione per il ballo scoppiata dopo la prima guerra mondiale, la moda subisce una grande rivoluzione: le contorsioni e i frenetici ritmi dei balli cambiano radicalmente il taglio ed i vestiti femminili.
Le coppie ballano a distanza molto ravvicinata, quindi la parte posteriore del vestito assume una notevole importanza, quasi quanto quella anteriore. La scollatura posteriore dell’abito da sera scende spesso fino ai fianchi, e le guarnizioni poste sul retro sono forse ancora ancora più importanti di quelle poste sul davanti.