Parlando di cocktails e dirigibili è scontato parlare del Kirsch Martini. Come mai? Be’, ovviamente perché questo cocktail è stato inventato proprio a bordo di un dirigibile. Più precisamente parliamo dell’Hindenburg LZ 129, noto a tutti per il drammatico incidente accorsogli nel 6 maggio del 1937, segnando così la fine dell’epoca dei dirigibili.

Ma la nostra storia si svolge un anno prima, proprio durante il volo inaugurale della creazione tedesca. La lussuosa nave galleggiante da crociera ospitava molte persone importanti per il suo primo volo, soprattutto perché in pochi potevano permettersi tale viaggio stravagante, che costava 400 dollari a passeggero. A bordo del dirigibile Hindenburg vi era una sala da pranzo, una sala lettura e, forse inaspettatamente, una sala fumatori. Questo era uno spazio pressurizzato ed era accessibile solo tramite una camera di compensazione. Prima di arrivare alla sala fumatori si doveva passare attraverso una piccola camera che conteneva il cocktail bar.

E proprio qui la signora Pauline Charteris, moglie del noto scrittore Leslie Charteris – famoso soprattutto per le avventurose storie di Simon Templar, detto “Il Santo” –, sentendosi dire dal barman che il gin era finito, suggerì di modificare il suo Martini Gin, sostituendo quest’ultimo con del Kirsch – brandy distillato dal succo fermentato di ciliegie.

Si aggiunse così un nuovo ospite all’Hindenburg, il Kirsch Martini, che, visto il successo riscosso anche dagli altri passeggeri, non si limitò a essere un cocktail al volo, ma sbarcò anch’egli sulla terra ferma, affermandosi così come un nuovo e apprezzato cocktail, dal sapore fresco e un po’ dolciastro.

-4cl di Kirsch
-2cl di Vermouth dry
Alcune gocce di granatina

Shakerare e versare nella coppetta da cocktail con una ciliegia al maraschino.