Vasco Núñez de Balboa, conquistatore ed esploratore spagnolo, agli inizi del cinquecento attraverso l’istmo di Darien, accompagnato da circa 200 spagnoli e 600 indiani, e nel settembre del 1513 fu ii primo europeo a giungere sulle rive del Pacifico, I’ oceano occidentale che egli soprannomino ii “Mar del Sur”. Nel 1904, Panama, in suo onore, chiamo “Balboa” la propria moneta, e in California si fece lo stesso, intitolando a lui la bellissima penisola lunga circa cinque miglia, di fronte a Newport Beach. Li nelle sale del Pavilion, locale fondato nel 1906, nasceva, intorno al 1915, una nuova forma di ballo, considerata la piu elegante e raffinata della famiglia swing, battezzata poi “Balboa” dal luogo da cui poi part i la sua diffusione, prima nell’ Orange County e poi intorno a Los Angeles, durante gli anni Venti e Trenta fino alla seconda guerra Mondiale. Sebbene molti ballerini continuassero comunque a praticarlo, questo ballo rimase un po’ “nascosto” fino a quando, negli anni Ottanta, Jonathan Bixby e Sylvia Sykes, fondatori del Santa Barbara Swing Dance Club, si fecero insegnare alcuni passi dai vecchi maestri contribuendo a tramandarne lo stile fino ad oggi. Piu difficile da rintracciare sembra essere I’ origine di questa danza, come spesso accade per altri balli popolari; secondo alcuni storici deriverebbe dai passi del Foxtrot, secondo altri dal Charleston e dalla Rumba. I PIONIERI DEL BALBOA BALLAVANO PRINCIPALMENTE IN POSIZIONE CHIUSA, per lo pi u eretta, con la parte superiore del corpo “incollata” a quella del partner, petto contro petto e, talvolta, la connessione poteva arrivare fino alle ginocchia. Questi aspetti erano molto funzionali all’affollamento delle piste da ballo, dove non vi era posto per “swing-out” e altre figure tipiche del cugino dell’East Coast, ii “Lindy Hop”, e consentivano di muoversi su musiche velocissime. Da non sottovalutare erano anche le regole di comportamento che preferivano un “composto” ballo ai calci sfrenati del Charleston e ad altri balli un po’ troppo esuberanti. Tutto cio faceva del Balboa una danza essenzialmente semplice senza possibilita di molte variazioni se non spostamenti di peso o figure che erano visibili solo dal ginocchio in gi u, ragion per cui e anche detta “ballo per ballerini” per distinguerla dal “ballo per spettatori”. Con ii tempo, le nuove leve, le giovani generazioni di teenagers che si riversavano sulle spiagge di Newport Beach durante le vacanze delle Pasque degli anni Trenta, in quella che poi prese ii nome di Bal Week, iniziarono a inserire alcune variazioni che portarono al distacco dei petti dei ballerini, e all’introduzione di rotazioni, giri, casqu e, e col pi di scena con passi in aria. Questo particolare stile di Balboa, praticato soprattutto da ballerini della zona di Los Angeles, prese ii nome di BAL-SWING. Come ogni ballo che si rispetti anche ii Balboa ebbe le sue punte o “suole” – in questo caso – di diamante: i “Ray Rand Swingers”, una compagnia di 8 ballerini messa insieme da Ray Randazzle (Ray Rand per gli amici), anch’ egli ballerino e proprietario del Dianna locale vicino a Los Angeles. Conosciuti anche come “The Big Four” ne facevano parte: Maxie Dorf con Mary Mccaslin, Hal Takier con Betty Takier, Lawrence Wise con Lillian Arnold e Gil Fernandez con Venna Cascon. Purtroppo con I’ arrivo della guerra gli ingaggi per eventi, gare e altre manifestazioni diminuirono, alcuni si prestarono per fare le comparse nei film, mentre Maxie Dorf si arruol o nella Marina Militare come fotografo di guerra. Chiamato anche ii Re del Balboa, ha messo la firma a diverse variazioni come ii “Maxie Basic”, ii “Maxie’s Slide” o ii “Maxie’s Stop Step”. Quando Sylvia Sykes decise di imparare ii Balboa, Dean Collins {ii ballerino americano che esporto lo stile swing del Savoy nelle sale da ballo dell’East Coast), le consiglio di rivolgersi a Maxie, tuttavia lei non riusc i a trovarlo fino al triste giorno in cui vide ii suo nome tra i portatori della bara al funerale di Dean Collins. Seppur triste quella fu I’ occasione per ii loro incontro e Dorf pot e passare a Sylvia gli ingredienti segreti del Balboa permettendole poi di insegnarlo nella scuola fondata con John Bixby e diventare lei stessa “Regina del Balboa”. CONSIGLIO PRATICO: LE BALLERINE INDOSSANO SPESSO I T ACCHI PER AIUT ARSI NEGLI SP OST AMENT! DI PESO verso ii ballerino e per avere una migliore posizione e connessione con i propri leaders ( soprattutto se molto piu alti!). Ora non resta che provare!